L’acronimo MCS sta per “Sensibilità Chimica Multipla”: si tratta di un disturbo che provoca intolleranza totale verso le sostanze chimiche che si trovano in un ambiente (ad esempio vernici, fumo, pesticidi, derivati del petrolio etc).
È una condizione medica di tipo cronico ancora molto controversa sulla quale i pareri scientifici si trovano spesso in contrasto; da una parte viene considerata come una semplice condizione apparente, dall’altra invece viene definita la “malattia del secolo”.
A livello ufficiale ancora non è stata riconosciuta come patologia proprio per la sua natura ambigua, ma diverse istituzioni – come ad esempio il “National Institute of Environmental Health Sciences” – hanno già avviato studi sulla MCS, per capire quali sono i meccanismi alla base del disturbo.
Fra coloro che non la ritengono una patologia, c’è ragione di credere che si tratti soltanto di un riflesso di natura psico-somatica, collegato a disturbi della sfera psichiatrica oppure emotiva.
Per chi invece ritiene che si tratti di una malattia vera e propria, gli organi più colpiti sarebbero i reni ed il fegato; il secondo si occupa della rielaborazione a livello molecolare delle sostanze chimiche, mentre i primi provvedono all’eliminazione.
Fra i sintomi che presenta la patologia ci sono reazioni allergiche abbastanza comuni, quali emicrania, irritazione della pelle, nausea, dolori muscolari e affaticamento respiratorio.
A prescindere dalle diverse posizioni a riguardo della MCS, un aspetto non si può mettere in dubbio: al giorno oggi l’essere umano vive costantemente immerso nelle sostanze chimiche, e questo non è certo salutare per l’organismo.
Ogni anno sempre più persone mostrano intolleranza verso gli elementi chimici presenti nell’ambiente, rivelandosi allergiche a tutte quelle sostanze che non sono naturali.
E proprio per questo motivo in Svizzera è stato concessa un’area sulla quale verrà costruito il primo condominio totalmente “chemical free”.
L’edificio verrà innalzato a Leimbach, alle porte di Zurigo, e la sua costruzione è una risposta alle richieste della “Healthy Life and Living Foundation”, associazione che riunisce tutte le persone affette dalla MCS. Il condominio svolge la funzione di progetto pilota per aprire la via ad una bio-edilizia che non faccia uso di sostanze chimiche quali solventi, vernici e altri prodotti che derivano dal petrolio.
L’edificio, che sarà interamente anallergico, sarà formato da 15 appartamenti e per la sua realizzazione saranno vietati tutti quei prodotti chimici che vengono in qualche modo collegati alla MCS, ovvero colle, solventi, profumi, vernici chimiche e tutti i derivati dal petrolio.
Nessuna sostanza inquinante, dunque, e perfino le pareti verranno rivestite da una membrana particolare che servirà da barriera protettiva contro le onde provenienti da ripetitori e cellulari.
Questo accorgimento consentirà anche alle persone iper-sensibili di vivere all’interno dell’edificio in assoluta sicurezza e senza alcun problema.
Cosa fare? Quali strategie adottare per difendersi? Quali analisi effettuare?
Oggi sono a disposizione nuove indagini di laboratorio in grado di verificare la correlazione tra la MCS ed il carico da sostanze nocive. Si può ad esempio verificare la presenza di formaldeide in ambito abitativo (mediante l’impiego del Bio Check F), fare l’esame delle urine dopo stimolazione con DMPS pwer verificare la presenza di metalli pesanti, e fare il test LTT per verificare la presenza di allergia di tipo IV (legata ad anticorpi presenti sulla superficie die linfociti) nei confronti ad esempio di sostanze chimiche, muffe, metalli pesanti
Fonte ambientebio.it